Emissioni in alto mare. La Nuova Ecologia di aprile dedica la sua storia di copertina a un comparto strategico, quello marittimo, con importanti implicazioni per gli scenari geopolitici e impatti tutt’altro che trascurabili sulla salute del Pianeta: sì, perché il traffico navale – messo a dura prova dalla pandemia, ma quasi raddoppiato rispetto a vent’anni fa – è responsabile dell’emissione del 2,5% di gas serra, come racconta Elisa Cozzarini in apertura del mensile di Legambiente. Un dato destinato a moltiplicarsi senza misure di mitigazione, con il rischio di compromettere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Eppure, una rotta possibile per decarbonizzare le aree portuali sarebbe già tracciata: è quella del cold ironing, la fornitura di energia da terra alle navi.
Video promo del numero di aprile:
Il numero di aprile è anche occasione per onorare – nel centenario della sua nascita – Laura Conti, tra le figure che più hanno lasciato un solco nella storia dell’ecologismo italiano. Medico, partigiana, scampata all’orrore dei campi di concentramento, divulgatrice efficace di fenomeni complessi spiegati con genialità e intuizione. Ma anche attivista per i diritti delle donne, in prima linea nella battaglia contro l’incubo diossina dopo il disastro di Seveso, fondatrice di Legambiente e di un ambientalismo di stampo umanistico: una donna che ha anticipato i tempi, come emerge dal ritratto che ne fanno Valeria Fieramonte, Ermete Realacci ed Enrico Fontana.
Ancora, Marzio Marzorati e Mao Valpiana propongono una rilettura degli insegnamenti di un altro grande protagonista del secolo scorso: Alex Langer, l’europeo, recentemente proclamato cittadino onorario di Sarajevo. Un riconoscimento al suo impegno per una conversione ecologica della società e per una politica estera di pace nell’ex Jugoslavia. Suo il celebre appello ai capi di Stato “L’Europa muore o rinasce Sarajevo”. Già nel 1989, inoltre, Langer metteva in guardia sui rischi dell’ecodebito, quel capitale che oggi continuiamo a intaccare con le nostre attività.